“Chi ascolta la voce dei ragazzi?”: con School Experience 3 il mondo degli adolescenti trova finalmente spazio

“La Terra è di tutti e di nessuno perché lei continuerà ad esserci anche quando noi scompariremo. Ognuno di noi è legato alla sua nazione, al suo territorio, alle sue radici ed è una cosa bellissima che allo stesso tempo ci rende simili e diversi”. È la voce di Alessio12 annia rompere per primo il silenzio del cinema Antares di Ceccano che, in questi giorni, sta ospitando oltre 4mila studenti di Frosinone e Latina, per assistere alla proiezione di alcuni cortometraggi realizzati da loro coetanei in concorso a School Experience 3. L'iniziativa, che rientra nella sezione YOUR EXPERIENCE +11, fa parte dell’evento dedicato ai ragazzi e alle ragazze di tutta Italia, inserito nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da Ministero della Cultura - Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Bullismo, guerra, violenza e rispetto dell'ambiente sono state le tematiche scelte dagli studenti per realizzare i loro short movie, che mescolano attualità con frammenti di vita vissuta, nuove tecnologie e scrittura creativa.

Nello specifico i corti visti e “analizzati” dal giovane pubblico sono stati: “In un mondo di lupi” di Israa Ben Hassine con il contributo dell'Istituto comprensivo Sarnelli-De Donato-Rodari di Polignano a Mare L'insegnante convoca la mamma di Carletto per avvertirla che, in questo mondo di lupi, suo figlio dovrà imparare a difendersi da solo, altrimenti i bulli lo perseguiteranno per tutta la vita. “Liberi tutti! di Matteo Moschetti con il contributo dell'I.C. Martiri Di S. Anna Di Stazzema: tra le gole delle Alpi Apuane meridionali, alle pendici del monte Pania, una bambina fugge dai bombardamenti che la circondano, disperata, in lacrime, stringendo in mano la bandiera dell'Ucraina. “Parole rotte di Daniele Cascella con il contributo dell'Istituto Comprensivo Musti - Dimiccoli di Barletta: gli alunni di varie classe di quinta elementare e di prima media si sono confrontati sul tema del bullismo, un mostro maligno che si aggira a volte anche tra i più piccoli, devastandoli. Parole rotte è il loro grido di dolore, frutto di un laboratorio cinematografico scolastico, in cui sono confluiti anche vari racconti di vita vissuta. “Plasticfree di Eugenia Perna con il contributo della classe l dell’I.C. 48 Madre Claudia Russo - Solimena, Napoli è incentrato su un piccolo gesto che può fare una grande differenza, come ad esempio differenziare la plastica in modo che questa possa essere correttamente riciclata. Una semplice accortezza che può salvare il nostro pianeta. Alla stessa tematica è dedicato Raccolta differenziata? di Raffaella Traniello con il contributo della scuola secondaria di I grado "Doria" - Istituto Comprensivo Ponte San Nicolò (PD). Si tratta di una serie di tre spot sulla raccolta differenziata, costruiti provocatoriamente al contrario, che mettono in evidenza quanto un piccolo sforzo possa portare a un grande vantaggio all'ambiente in cui viviamo. “Il seme della speranza di Nando Morra con il contributo degli alunni de La Cittadella scolastica "Domenico Carnovale" di San Nicola da Crissa (Vibo Valentia), è la storia di un supplente di lettere, Tancredi, e di tre ragazzi di prima media, Samuele, Marco e il siriano Nasser. Quest'ultimo è vittima di discriminazioni da parte dei suoi compagni di classe aizzati da Marco, un bullo influenzato dalle idee xenofobe del padre. “Storia di Giò di Isabella Valenti con Bitoche Studio e con il contributo della classe 3D dell'Istituto Comprensivo C.so Matteotti di Alfonsine parla di Giò che offre in dono al suo fidanzato la sua giovinezza e il suo amore, simboleggiati da un fiore, ma la loro relazione sta per essere travolta dai modelli stereotipati dei ruoli. “They saw you di Vittorio Caratozzolo con il contributo della scuola secondaria di 1° grado Giacomo Bresadola - I. C. Trento 5 focalizza la sua attenzione suI bullismo che fa a pezzi le sue vittime. Restare indifferenti o neutrali rafforza l'azione dei persecutori.

Immancabile il confronto su guerra e memoria: “Ci sono ancora persone che non riescono a capire cosa sia veramente successo - continua Alessio - c’è negazionismo e secondo me è una cosa così terribile che dovrebbe essere punibile dalla legge. Celebriamo la Giornata della memoria contro il nazismo ma poi abbiamo paura di raccontare le atrocità del fascismo. Il 25 aprile andrebbe ripetuto ad oltranza, perché la guerra è una lezione di storia che l’uomo non ha mai deciso di imparare”.

A ribadire l’importanza di dare voce ai ragazzi è, invece, Leonardo 12 anni: “Il punto di vista degli adulti lo conosciamo, ha spazio e trova diffusione sempre. Il nostro chi lo ascolta? Quello dei ragazzi non è sempre un mondo calmo e sereno. Abbiamo bisogno anche noi dello spazio per raccontarci e iniziative come questa sono rare e preziose occasioni di espressione”.