“Una voce fuori dal coro”: con School Experience 3 il cinema di Giffoni conquista genitori e figli in Lazio

Il cinema che unisce tutta la famiglia come spazio di dialogo, riflessione e confronto tra generazioni. È  quello che è accaduto ieri sera al cinema Antares di Ceccano (Frosinone), dove diverse persone hanno scelto di prendere parte a PARENTAL EXPERIENCEil progetto dedicato alle famiglie inserito nell'ambito di School Experience 3, l’evento dedicato ai ragazzi e alle ragazze di tutta Italia, inserito nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo e Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Genitori e figli hanno assistito alla proiezione di Una voce fuori dal coro”, esordio alla regia di Yohan Manca  che aveva già conquistato i juror della sezione Generator +13 del Giffoni Film Festival 2022 ed aver vinto il Gryphon Award come miglior film. Distribuito da Wonder Pictures, narra una storia familiare che ruota intorno a una forte passione per la musica lirica. Il film di Manca è liberamente tratto da un’opera teatrale intitolata Way We Left, My Brothers & I di Heidi Tillette de Clermont-Tonnerre, dove centrale è la musica, classica e contemporanea, che finisce per diventare co-protagonista.

Nour ha quattordici anni ed è l'ultimo di quattro fratelli, tutti più grandi di lui e dalle personalità focose, irascibili, mutevoli. I quattro sono abituati a fare famiglia tra loro da quando il padre è morto e la madre è in coma. I fratelli più grandi si arrangiano tra vari lavoretti, e con l'inizio dell'estate anche Nour viene coinvolto per contribuire all'economia familiare e alla cura della madre malata. Ma un giorno incontra Sarah, un'insegnante di canto che lo coinvolge nel suo corso.

Per Nour è l'occasione di scoprire una passione innata che gli viene dai genitori, e per aprirsi a un mondo diverso da quello in cui è cresciuto. L’intento del regista è quello di portare sul grande schermo una storia che mette in risalto il contrasto tra la vita difficile di alcuni quartieri e la delicatezza rappresentata dalle note. L’inserimento di diversi brani molto noti nella musica lirica riesce a fornire una connotazione particolarmente drammatica e toccante nel corso della storia, regalando una forte empatia tra lo spettatore e il protagonista Nour. Merita una menzione speciale la sequenza nella quale Nour inizia a cantare l’aria Una furtiva lagrima tratta dall’opera L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, con la speranza che la mamma possa svegliarsi da quel sonno profondo.